Il nostro intervento in Haiti

Dopo pochi giorni dal passaggio del devastante uragano Matthew sulla zona Sud-occidentale di Haiti, una nostra missione ha raggiunto il paese per portare aiuti e soccorsi alle popolazioni colpite.

Tre le aree in cui ci siamo impegnati ad operare: l’isola della Gonaive, l’area di Ocadet e la città di Les Cayes.

      

Il maltempo ha continuato ad imperversare sull’isola rendendo molto difficile, a volte impossibile, un intervento continuativo: l’isola della Gonaive era raggiungibile solo con piccole imbarcazioni messe in grave difficoltà dalle condizioni, a volte proibitive, del mare. L’unica strada che porta a Les Cayes era impraticabile per via del crollo dei ponti che costringeva al guado dei fiumi che, per il maltempo, continuavano ad essere in piena. La zona di Ocadet era raggiungibile solamente percorrendo piste di montagna che erano state devastate dalla furia dell’uragano e costringevano ad estenuanti viaggi di ore con i fuoristrada.

Ai problemi di ordine tecnico si sono poi aggiunte le difficoltà legate alla sicurezza: la popolazione era esasperata dalla mancanza totale di cibo, acqua, medicinali, generi di primo conforto e ciò ha portato al saccheggio dei veicoli carichi di aiuti che cercavano di raggiungere le zone colpite. In seguito a questo si è reso necessario organizzare convogli scortati con un conseguente ulteriore rallentamento della distribuzione dei soccorsi.

     

Nonostante questo siamo riusciti, complessivamente, a distribuire alla popolazione o a consegnare ai presidi sanitari operanti o allestiti per l’emergenza oltre 500 kg di medicinali (disinfettanti, antispastici, antiinfiammatori, antibiotici, antifebbrili, antiparassitari intestinali, ecc.).

Direttamente alle popolazioni colpite sono stati distribuiti indumenti, coperte, teli di plastica, razioni monodose di acqua e oltre 1.500 kit di sopravvivenza, ciascuno dei quali contenente: riso, farina di mais, zucchero, sale, olio, pasta, scatolette di pesce, di conserva, di carne, sapone in polvere, saponette, candele, fiammiferi e pastiglie potabilizzanti.

       

Tutto questo non sarebbe stato possibile senza l’aiuto e la collaborazione della Fondazione dominicana “Infancia sin fronteras” e della Fondazione haitiana “Culturama” che ci hanno ospitato a Port au Prince, ci hanno fornito volontari per assemblare i kit, ci hanno accompagnato nei viaggi, ci hanno sostenuto ed incoraggiato nei momenti in cui tutto sembrava impossibile ed irrealizzabile.

Un ringraziamento particolare a tutti coloro che, in Italia, ci hanno regalato medicinali che abbiamo trasferito in Haiti, ci hanno donato il denaro necessario ad acquistare quanto è andato a comporre i kit e ci continuano a sostenere nel nostro impegno verso questo disperato paese.