Riqualificazione della scuola del villaggio di Le Roche

Le Roche è un villaggio, come Gros vaud, situato nel Comune di Ganthier, qualche chilometro più a Est; arrivando da Jimani, dopo il paese di Fond Parisien, si gira a sinistra imboccando la pista – più una pietraia, in realtà – che si arrampica a Fonds Verrettes ed a Foret des Pins per scendere poi verso il mare attraversando Savane Zombi e Bucan Tonton.

Qualcuno deve accompagnarti se vuoi trovare Le Roche, dalla pista devi scendere e guidare dentro il letto del fiume, quando è in secca altrimenti al villaggio si arriva solo a piedi, fino a quando il gruppo di capanne, dello stesso colore delle pietre del fiume, appare all’improvviso dopo un’ansa.

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La scuola è un tendone strappato ed una piccola costruzione, usata anche come cappella, dove non ci sono banchi ma solo alcune panche e dove i bambini studiano – divisi in due turni – occupando gli angoli opposti per non darsi troppa noia.

Niente libri, niente quaderni, niente matite, solo la volontà e l’abnegazione di due ragazzi ed una ragazza haitiana che, volontariamente e senza retribuzione, si dedicano ai bambini di Le Roche.

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Non siamo in grado di costruire una scuola anche in questo villaggio: l’impegno economico, le risorse di tempo dei nostri volontari sono oggi tali da non permetterci di fare questa scelta.

Quello che possiamo e che vogliamo fare è riqualificare questa piccola scuola: fornirla di banchi, di lavagne vere e non di pezzi di compensato, dei quaderni, dei libri, del materiale scolastico indispensabile, di una grande tenda o di un tendone resistente e idoneo a sopportare le intemperie e sotto il quale possano trovare posto almeno una parte dei bambini.

Costruire un servizio igienico, dotare la scuola dei filtri per potabilizzare l’acqua, riuscire a fornire almeno una parte dei pasti necessari, che oggi non vengono distribuiti, e, come abbiamo fatto a Gros vaud, formare un gruppo di volontari che riescano, con il tempo, a realizzare piccoli progetti che possano dare alla scuola una sua autosufficienza economica.

Certo, non è escluso che un domani non si possa pensare ad una costruzione più idonea o a ristrutturare l’esistente ma, al momento, abbiamo ritenuto che la strada della riqualificazione sia la più rapida ed efficace.

È una nuova sfida, noi siamo abituati alle sfide, un nuovo traguardo da raggiungere nel nostro impegno in Haiti: ancora una volta avremo bisogno dell’aiuto di tutti, aiuto che, come in passato, chiederemo a poco a poco mostrandovi i risultati che, di volta in volta, saremo capaci di raggiungere.

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