Chi Siamo

Il 12 gennaio 2010, all’indomani del sisma che ha colpito la repubblica haitiana, nasce a Firenze, per volontà di un gruppo di italiani e di dominicani residenti in Italia, il Comitato “Ayiti cheri” (in lingua creola Haiti mia cara) con l’intento di raccogliere fondi ed aiuti umanitari per le popolazioni colpite.

A questo scopo vengono avviate numerose attività – spettacoli, cene, sensibilizzazione nelle scuole, raccolte davanti ai supermercati, contatti con enti pubblici e con aziende, etc. – che portano nel tempo a raccogliere, oltre ad una cospicua somma in denaro, prodotti alimentari, vestiti, medicinali, materassi, sedie a rotelle e altri generi di prima necessità che vengono inviati direttamente in Haiti tramite la spedizione di due container.

Al fine di assicurarsi della corretta gestione sia di quanto raccolto sotto forma di donazioni in denaro che di attrezzature e di evitare il rischio di dispersione degli aiuti medesimi, il Comitato decide di appoggiarsi a una ONG dominicana (Gruppo Tinglar) e di inviare sul posto un coordinatore italiano con esperienza nella gestione delle emergenze.

Sul posto, in accordo con le autorità locali della Mairie de Ganthier, sono stati presi sotto tutela tre villaggi rurali – Bois blanc, Gros vaud e Gros Balance – due comunità di montagna ed un campo profughi (quest’ultimo il collaborazione con un’altra ONG) per complessive 14.000 persone circa tra cui oltre 2.500 bambini sotto gli undici anni.

Durante la missione, durata sette mesi, sono stati portati a termine 12 progetti con un impegno economico di circa 70.000 Euro.

L’emergenza haitiana – solamente estremizzata ed aggravata dall’evento sismico – ha proporzioni vastissime e non può essere risolta in uno spazio temporale di breve durata. Questo è il motivo per cui, dal Comitato Ayiti cheri nasce, l’Associazione “Una scuola per Haiti” ONLUS con l’intento di continuare l’impegno a favore delle popolazioni haitiane.

Al momento l’Associazione “Una scuola per Haiti” ONLUS sta lavorando alla costruzione di una scuola,  costruita secondo criteri antisismici e capace di trasformarsi in “shelter” (rifugio) in caso di ciclone tropicale, per i villaggi di Bois blanc, Gros vaud, Gros balance e Beaugé.

Continua anche il lavoro necessario a reperire i fondi necessari affinché la scuola possa ospitare gratuitamente 150 alunni, assicurando il salario agli insegnanti, gli strumenti didattici necessari ed il vitto giornaliero a tutti gli alunni secondo le tabelle dietetiche UNICEF.


La scuola, progettata in Italia, è prevista come una struttura modulare – ampliabile quindi per blocchi in un futuro – che, allo stato, prevede la realizzazione di un edificio con otto aule, un ufficio, una cucina ed un locale di ampie dimensioni che potrà avere funzione polivalente (mensa, cappella, locale per le riunioni della popolazione dei villaggi, sede per corsi di formazione agli adulti, etc.) oltre ai servizi igienici – secondo il metodo “latrine secche” ecocompatibile e non inquinante la falda idrica – ed un sistema per la raccolta, stoccaggio e potabilizzazione dell’acqua piovana.

Altri progetti – tra i quali un sistema per realizzare la semi autonomia alimentare della scuola, un centro di primo soccorso pediatrico – sono allo studio affinché la scuola possa essere solo un punto di partenza di un più ampio programma di sviluppo delle comunità.